Pagina Iniz. 2024 Maggio I BAMBINI… AL CENTRO

I BAMBINI… AL CENTRO

I BAMBINI… AL CENTRO

Carissimi fedeli, penso che non possa sfuggire alla nostra attenzione un evento importante per tutta la Chiesa e per il mondo intero: la prima giornata mondiale dei Bambini che si celebra proprio oggi 25 e 26 Maggio 2024. È certamente una intuizione formidabile, abituati come siamo alle giornate mondiali dedicate alle realtà più diverse e qualche volta anche “un po’ strane”. Chi l’ha inventata e ha avuto un’intuizione così importante è papa Francesco.

Di una giornata così, di sensibilizzazione e protagonismo dei bambini, ne abbiamo proprio bisogno, soprattutto pensando al contesto mondiale dove da ogni parte la realtà dei più piccoli è violata e messa a dura prova non solo per la loro vita presente, ma soprattutto per il loro futuro.

Anche nel nostro contesto di comunità pastorale san Vincenzo penso possa fare bene prestare attenzione a questa realtà. La comunità cristiana fa certamente molto per i più piccoli soprattutto attraverso le attività dell’oratorio. Inoltre, è vicina alle famiglie nell’accompagnamento della crescita dei bambini. Tuttavia, abbiamo bisogno di concentrarci ancora di più perché la realtà dell’infanzia, dei bambini e dei ragazzi chiede sempre più di investire energie da parte di tutta la comunità educante. Probabilmente c’è bisogno che gli adulti riscoprano e affinino le loro competenze educative; in un mondo sconvolto e disorientato i bambini hanno bisogno di figure adulte mature, che siano autentici
punti di riferimento per la loro crescita.

Per questo mi è particolarmente gradito riportare qui di seguito alcuni passaggi del messaggio di papa Francesco per questa giornata. Il santo padre si rivolge direttamente ai bambini e alle bambine di tutto il mondo, ma anche al mondo adulto affinché senta la responsabilità nei loro confronti di accompagnarli nella vita.

«Il messaggio lo rivolgo prima di tutto a ciascuno personalmente, a te, cara bambina, a te, caro bambino, perché «sei prezioso» agli occhi di Dio (Is 43,4), come ci insegna la Bibbia e come Gesù tante volte ha dimostrato. Ci ricordate che siamo tutti figli e fratelli, e che nessuno può esistere senza qualcuno che lo metta al mondo, né crescere senza avere altri a cui donare amore e da cui ricevere amore. Così tutti voi, bambine e bambini, gioia dei vostri genitori e delle vostre famiglie, siete anche gioia dell’umanità e della Chiesa, in cui ciascuno è come un anello di una lunghissima catena, che va dal passato al futuro e che copre tutta la terra. Per questo vi raccomando di ascoltare sempre con attenzione i racconti dei grandi: delle vostre mamme, dei papà, dei nonni e dei bisnonni!

Miei piccoli amici, per rinnovare noi stessi e il mondo, non basta che stiamo insieme tra noi: è necessario stare uniti a Gesù. Da lui riceviamo canto coraggio: lui è sempre vicino, il suo Spirito ci precede e ci accompagna sulle vie del mondo. Gesù ci dice: «Ecco, io faccio nuove tutte le
cose» (Ap 21,5); sono le parole che ho scelto come tema per la vostra prima Giornata Mondiale. E c’è di più. Infatti, care bambine e cari bambini, da soli non si può neppure essere felici, perché la gioia cresce nella misura in cui la si condivide: nasce con la gratitudine per i doni che abbiamo ricevuto e che a nostra volta partecipiamo agli altri.

E adesso voglio confidarvi un segreto importante: per essere davvero felici bisogna pregare, pregare tanto, tutti i giorni, perché la preghiera ci collega direttamente a Dio, ci riempie il cuore di luce e di calore e ci aiuta a fare tutto con fiducia e serenità. Anche Gesù pregava sempre il Padre. E sapete come lo chiamava? Nella sua lingua lo chiamava semplicemente Abbà, che significa Papà (cfr Mc 14,36). Facciamolo anche noi! Lo sentiremo sempre vicino. Ce lo ha promesso Gesù stesso. Carissimi, Dio, che ci ama da sempre (cfr Ger 1,5), ha per noi lo sguardo del più amorevole dei papà e della più tenera delle mamme. Lui non si dimentica mai di noi (cfr Is 49,15) e ogni giorno ci accompagna e ci rinnova con il suo Spirito. Insieme a Maria Santissima e a San Giuseppe preghiamo con queste parole:
Vieni, Santo Spirito,
mostraci la tua bellezza
riflessa nei volti delle bambine e dei bambini della terra.
Vieni Gesù, che fai nuove tutte le cose,
che sei la via che ci conduce al Padre,
vieni e resta con noi.
Amen.»

Ovviamente faccio miei questi pensieri e questa preghiera e, al tempo stesso, chiedo a me stesso e a tutta la comunità pastorale di impegnarci ancora di più ad essere educatori maturi alla vita e alla fede, per proporre ai piccoli il segreto della felicità: diventare discepoli credenti di Gesù.  don Maurizio

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