Pagina Iniz. 2023 Febbraio ADORARE GLI IDOLI

ADORARE GLI IDOLI

ADORARE GLI IDOLI

Non si era mai visto Marco dare via un euro. Non lo commuovevano né i mendicanti che incrociava mentre andava all’università, né degnava di uno sguardo l’incaricato di raccogliere le offerte durante la Messa. Tanto meno prestava orecchio agli appelli per raccolte fondi per disgrazie planetarie e nazionali.
Ma per il concerto si ritenne addirittura fortunato di sborsare i suoi 80 euro. Marco era impaziente. Non sopportava di aspettare: se c’era coda per svolgere una pratica allo sportello del comune o alla segreteria dell’università si innervosiva fino all’esasperazione. Ma per entrare nello stadio si inserì nella folla che aspettava e trovò persino divertente fare conoscenze tra gli altri esaltati in attesa. In genere era piuttosto un “orso”: non salutava nessuno, non esprimeva emozioni, non aveva tempo da
dedicare al fratellino o alla nonna. Ma nella massa vociante e plaudente sembrava trasformato: gridava, fischiava, ballava, e gli uscivano dalla bocca parole che non avrebbe osato ripetere altrove. Amici e parenti credevano che Marco non avesse interessi: un ragazzo amorfo, né buono né cattivo. Ma nella cerchia ristretta dei fans di quella band disquisiva e litigava, sdottorava e puntualizzava come se ci fossero questioni di vita o di morte. Finito il concerto, tornò a casa a un orario impossibile con mezzi di fortuna, si buttò sul letto spossato con la persuasione di aver avuto il privilegio di partecipare a un evento memorabile: aveva adorato il suo idolo!
La differenza tra l’idolo e Dio consiste nel fatto che l’idolo ti sfrutta, ti chiede sacrifici, ti porta via soldi, tempo, pensieri ed energia. Dio invece ti libera, ti dona, si offre in  sacrificio per te. Pensaci, Marco!
Mons. Mario Delpini

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