Pagina Iniz. 2021 Agosto 16a Giornata per la custodia del Creato

16a Giornata per la custodia del Creato

Ci riuniamo con i cristiani di tutto il mondo per celebrare il Tempo del Creato, un tempo di risanamento e speranza, un giubileo per la nostra Terra!

La comunità pastorale propone il 9 Settembre 2021 alle ore 20.30 (ingresso sala dalle ore 20.00) al teatro S. Teodoro in Via Corbetta a Cantù un cineforum tenuto dal critico Fabrizio Fogliato, su questo tema dal titolo: “IL SALE DELLA TERRA”. UN’ESPERIENZA ESTETICA ESEMPLARE E POTENTE, UN’OPERA SULLO SPLENDORE DEL MONDO E SULL’IRRAGIONEVOLEZZA UMANA CHE RISCHIA DI SPEGNERLO.

Att.ne normative COVID-19 è obbligatorio essere muniti di GREEN PASS e prenotare la presenza ON-LINE qui oppure telefonando a: Anna 333.3833381 – Gianni 349-6828885 entro le ore 12.30 di Giovedì 9 Settembre 2021.

Il sale della terra – Trailer Italiano ufficiale

2021.09 - Cineforum Il Sale della Terra

Le iniziative del Decanato per il tempo del Creato 2021 1 Settembre 4 Ottobre 2021

2021.09 - Locandina Decanale Tempo del Creato

1° SETTEMBRE: GIORNATA NAZIONALE PER LA CUSTODIA DEL CREATO

Dal 1° settembre fino al 4 ottobre 2021, in comunione con i cristiani di tutto il mondo, celebriamo il Tempo del Creato, un tempo di risanamento e speranza, un giubileo per la nostra Terra. CAMMINARE IN UNA VITA NUOVA: LA TRANSIZIONE ECOLOGICA PER LA CURA DELLA VITA.

“Camminare in una vita nuova”: sono queste le parole, riprese dalla lettera ai Romani, che le commissioni episcopali incaricate hanno scelto per intitolare la 16ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato, comunicandolo in un apposito messaggio il 24 maggio scorso. La ricorrenza, che coinvolge tutte le chiese europee, si tiene come tutti gli anni il 1° settembre, in corrispondenza con la tradizione Ortodossa. Lo stesso 24 maggio cadeva inoltre il 6° anniversario della pubblicazione dell’enciclica Laudato si’, di Papa Francesco, un testo che tanto ha fatto e fa riflettere il mondo – cattolico e non solo – sul rapporto fra l’uomo e l’ambiente in cui vive. Sin dal titolo della Giornata, è messo in primo piano l’impulso al cambiamento: “occorre contrastare, presto ed efficacemente, quel degrado socio-ambientale che si intreccia con i drammatici fenomeni pandemici di questi anni.” Il cambiamento climatico continua ad avanzare con danni che sono sempre più grandi ed insostenibili. Non c’è più tempo per indugiare: ciò che è necessario è una vera transizione ecologica che arrivi a modificare alcuni presupposti di fondo del nostro modello di sviluppo. Si deve abbandonare un modello di sviluppo consumistico che mette sotto pressione l’ambiente che ci circonda e accresce le ingiustizie e le disuguaglianze, per adottarne uno incentrato sulla fraternità tra i popoli. Un appello all’azione che, declinato in senso più prettamente ecologico, non può apparire, mai come ora, più attuale. Lo sentiamo pressante se osserviamo i danni causati sulle sponde del Lago di Como dai fenomeni atmosferici estremi verificatisi nei mesi scorsi, disagi dei quali un eccessivo sviluppo infrastrutturale forse ha la sua responsabilità. Ma possono essere tratti esempi a riguardo anche dal canturino: non si tratta di certo di disastri climatici, tuttavia è continuo il dibattito in relazione ad un’edilizia commerciale in piena attività e a proposte di implementazione della viabilità che vanno ad intaccare inevitabilmente ampi spazi verdi. I problemi che emergono da tutto ciò possono essere assimilati ad un’unica questione: il rapporto fra uomo e ambiente. Proprio tale relazione è la chiave dell’ecologia integrale: uomo e ambiente devono essere concepiti come strettamente connessi. Una dualità dunque che non è dualismo: non opposizione, ma ricerca di armonia. L’uomo non ha il diritto di manipolare spregiudicatamente la natura che lo circonda. Come affermano i vescovi nel messaggio per la Giornata, occorre abbandonare una visione antropocentrica (che mette al centro in maniera esclusiva l’uomo) per guardare l’ambiente, la società, l’economia, la cultura e la politica come un tutt’uno indivisibile. Non per nulla la Giornata Nazionale per la Custodia del Creato è vista come una prima tappa verso la 49ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, le cui celebrazioni si terranno dal 21 al 24 ottobre a Taranto – città simbolo della questione ecologica – e che avrà come titolo “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. Le riflessioni del Tempo del creato – così com’è nominato il periodo dal 1° settembre al 4 ottobre – e della Settimana Sociale devono essere volte dunque alla ricerca di soluzioni graduali ai problemi socio-ambientali che sempre più spesso ci si pongono di fronte, al fine di procedere con una transizione che sia “insieme sociale ed economica, culturale e istituzionale, individuale e collettiva”. “La nostra preoccupazione – dicono i Vescovi nel Messaggio – è di avviare processi e non di occupare spazi o di fermarci a rimpiangere un passato pieno di contraddizioni ed ingiustizie. Ci impegniamo ad accompagnare ed incoraggiare i cambiamenti necessari, a partire dal nostro sguardo contemplativo sulla creazione fino alle nostre scelte quotidiane di vita.” (Commissione Cultura – Andrea Frigerio e don Giovanni)